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FAI TRASIMENO: TERZA DELEGAZIONE D'UMBRIA. Luca Marchegiani ci racconta passione, dedizione e co


Passione, dedizione e competenza hanno caratterizzato gli ultimi tre anni di lavoro per il “Gruppo Fai Trasimeno” che ha disegnato una strada di cultura e tradizione attraverso i comuni lacustri offrendo numerosi eventi secondo lo stile e, prima ancora, gli obiettivi del Fondo Ambiente Italia che, dal 1975 – anno in cui si è costituito come Fondazione Nazionale senza scopo di lucro, ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano.

Un disegno che ha inanellato successi di pubblico e volontari tanto che, dal 6 maggio, la nostra Umbria – storicamente organizzata in due delegazioni (Perugia e Terni) ha ottenuto la terza: quella del Trasimeno.

Abbiamo incontrato Luca Marchegiani, responsabile del gruppo e futuro referente della nuova delegazione, per una chiacchierata su progetti e obiettivi.

“Luca, che significa diventare delegazione FAI per il Gruppo di Volontari del Trasimeno?”

Per noi è sicuramente un grande onore, ma soprattutto uno stimolo a fare ancora di più per il nostro territorio: tutelare un patrimonio è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità, questo l’obiettivo essenziale del FAI.

“Che differenza c’è fra “gruppo” e “delegazione””

L’organizzazione gerarchica della Fondazione prevede oltre alla sede centrale sedici segreterie regionali che rappresentano la diramazione territoriale e che, a loro volta, dispongono di una rete capillare di volontari organizzati in delegazioni; solitamente le delegazioni corrispondono ai capoluoghi di provincia e si dotano di “gruppi” di volontari per territorio.

“Per il Trasimeno che valore avrà avere una delegazione FAI che insiste nel territorio: importanza strategica per sviluppo territorialità, turismo e investimenti culturali?”

Per un territorio specifico, e soprattutto in realtà piccole come la nostra, la presenza di una delegazione FAI vuol dire maggiore visibilità, le Giornate Nazionali ad esempio hanno una grande risonanza sui media, fra gli operatori turistici e soprattutto nel turismo culturale. Giornate che accendono l'interesse sul territorio ed offrono opportunità di coinvolgimento di intere comunità. Per gli investimenti l’esempio di Città della Pieve con la Via Crucis del Cimitero è emblematico. Dopo molti anni di oblio, e molte segnalazioni anche alle soprintendenze, la nostra operazione “i luoghi del cuore” ha permesso un primo stralcio verso il suo recupero di quella piccola grande via che porta al cimitero cittadino. Non meno importante, sempre a livello territoriale, l’azione di sensibilizzazione, la possibilità di coinvolgere su tematiche a nostro parere fondamentali per lo sviluppo del territorio e appassionare le giovani generazioni. Il Progetto Apprendisti Ciceroni, che proprio l'anno scorso ha avuto la più alta onorificenza cultura dell'Unione europea, riesce a trasmettere l'entusiasmo e la voglia di fare dei volontari, mossi dalla passione e dall’amore per il proprio territorio e nazione, ai giovani e giovanissimi.

La rete dei comuni del Trasimeno come ha risposto al FAI? Collaborazioni, sinergie: la cultura può unire un territorio?

La cultura deve unire un territorio come il nostro, con peculiarità uniche di una terra di cerniere e con patrimoni antropici tra i più ricchi della regione e con quello artistico così diffuso e ricco. In questi anni di attività ogni comune, a modo suo, ha saputo rispondere alle sollecitazioni del nostro gruppo attivando speciali sinergie in base alle specifiche peculiarità. Moltissime giornate si sono alternate fra Paciano col museo Trasimemo e Magione al Castello dei Cavalieri di Malta; Piegaro, con la giornata di studio sull'Abbazia dei Sette Frati a Pietrafitta e Città della Pieve con tante azioni sulla fruibilità dei Beni Culturali Ecclesiastici. Crediamo che la capacità di fare rete sia fondamentale, abbiamo sempre ricevuto un ottima accoglienza sia dalle istituzioni, che con molte realtà associative e privati. Altrettanta sinergia si è attivata nelle scuole di ogni ordine e grado a Panicale, Città della Pieve, Magione, Paciano. Credo che oggi ancor di più l'unità sia un valore per questo territorio e con l'Unione dei Comuni potrà concretizzarsi la capacità di parlare con voce unanime e di fare sistema che è fondamentale per la crescita. Uno strumento che però dovrà studiare una programmazione condivisa di territorio nei principali argomenti della cultura, turismo e paesaggio.

“Di grande interesse, a proposito di unità territoriale, il vostro impegno per il paesaggio.”

Il FAI è impegnato per la valorizzazione del paesaggio a livello nazionale, e noi, livello locale, abbiamo seguito le indicazioni. Il nostro gruppo ha promosso una serie di convegni per dialogare sull'importanza culturale del paesaggio, sulla sua tutela insieme alla Regione dell’Umbria, Enti Locali, Università degli Studi di Perugia, Soprintendenze e associazioni. Un dialogo che ha lasciato il segno, tutti infatti hanno raccolto la nostra idea di leggere il paesaggio attraverso Pietro Vannucci, la sua descrizione dell’ambiente lacustre e di confine; una vera valorizzazione del Paesaggio del Trasimeno con percorsi dedicati al Perugino. Siamo stati, insieme agli altri, attori del tavolo di “Contratto di Paesaggio del Trasimeno” presso la Regione dell’Umbria.

"Concludendo, con quali eventi possiamo darci appuntamento?"

Per primo l’appuntamento del 6 maggio a Castiglione del Lago, alle ore 17,30 nella Sala del Teatro di Palazzo Corgna quando, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino, della Presidente regionale FAI Nives Maria Tei Coaccioli il mio intervento in qualità di Capo Delegazione sarà ufficialmente desinata la nostra delegazione.

Due date importante per l’estate fra Città della Pieve e Magione: Il quattro giugno gli Apprendisti ciceroni delle classi quinte della Scuola Primaria di Città della Pieve guideranno i visitatori alla scoperta di storia, arte e architettura a Palazzo della Corgna, tornerà invece l’otto e nove luglio Tradizioni a Castello, seconda edizione della fortunata edizione della kermesse all’interno del Castello dei Cavalieri di Malta di Magione.

Per tutta l’estate sarà poi attivo un progetto di alternanza scuola lavoro a Città della Pieve e lavoreremo per la fruizione del beni ecclesiastici; tutti i fine settimana gli apprendisti Ciceroni guideranno e apriranno la parte archeologica del Duomo nota come cripta, con tante iniziative annesse conferenze, laboratori, mostre.


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