PRIMAVERA AD AQUARELLO AL CAFFE' degli ARTISTI. INAUGURATA LA MOSTRA DI COSETTA PALAZZONI CON UN
Sarà esposta, dalla settimana di Pasqua, una selezione di oltre dieci acquarelli di Cosetta Palazzoni, nudi e volti che restituiscono una copiosa e rinnovata attività della pittrice pievese allieva di Antonio Marroni.
Esposte al Caffè degli Artisti di Città della Pieve, le "preziose carte" - come erano state definite dalla giuria della "Estemporanea Via dei Priori" a Perugia - raccontano un dialogo tra forma e colore che restituisce all'osservatore un "piccolo viaggio" nella quotidianità.
Infatti le figure ritratte invitano chi osserva ad entrare nella cornice, farsi parte del colore e delle macchie e ascoltare le loro storie.
Nulla è affidato al caso, l'acquerello non lo permette, così ogni macchia è un tassello di storia, e nel dialogo fra chi osserva e la carta ci sarà il trasporto verso un mondo pieno di bellezza.
"L'arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita", scrive Fernando Botero, lo è altrettanto stabilire un dialogo con le opere di Cosetta che, nella matrice graffiata che le caratterizza, avviluppano l'occhio e lo portano lontano.
Un cammino verso le suggestioni crude della laguna dove è nata, passando per fisionomie dolcissime che ricordano quelle delle sue figlie e lontano, ma non sopito, sembra affiorare anche l'archetipo poetico delle sue nonne.
Un prototipo universale che già Antonio Marroni aveva intravisto, ed aveva stimolato Cosetta a portarlo alla luce; una luce finissima che dentro le trasparenze dell'acquerello: brilla.
Brillanti, vivi, maturi e di grande impatto nel segno e nella forma, alternano una pennellata calligrafica alla macchia: ricca, gocciolante e spontanea. Macchia che costruisce e definisce, rendendo pieni i corpi, lasciando che le luci siano protagoniste e senza che la carta perda il suo ruolo di protagonista.
Che sia un nuovo inizio, che passi per i vostri occhi curiosi, che il dialogo costruisca.