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Ospedale, ritrattato il giro di boa del 1 agosto. Le riflessioni di Andrea Possieri, già coordinator


Ha fatto notizia in questi giorni l’intervento congiunto di Avis e Alice riguardo alla situazione in cui versano i servizi sanitari presso la struttura di Città della Pieve. Ne parliamo con Andrea Possieri, già coordinatore del circolo Pd Centro storico in un momento cruciale della “questione Sanità”: il tramonto del un nuovo ospedale unico e la conseguente richiesta di nuova trattativa con la Regione da parte dell’allora sindaco Manganello.

Innanzitutto va detto che non vedo nessun “allarmismo” nel raccontare come stanno i fatti della Sanità cittadina e locale. La presa di posizione delle due più attive associazioni di volontariato ha significato per tutti nient’altro che la presa di coscienza della realtà; vista l’esperienza del passato, ci troviamo da cittadini a doverci guardare le spalle: avevano promesso l’inizio lavori entro febbraio e non sono iniziati; la riunione con i capi servizio c’è stata e questo significa che ci sono novità, eccome; ora, le azioni concrete a garanzia degli impegni circa i servizi da attivare spettano alle istituzioni comunali. E oggi, con la pubblicazione del comunicato in bacheca, prendo atto che a Città della Pieve esiste il Pd. Visto che la Direzione comunale - che dovrebbe dialogare sulle questioni interne al partito, ma anche di diritti e di servizi - non si è mai riunita, ora sappiamo che almeno questo circolo è ancora “attivo”…

Lei che ha seguito sempre da vicino la questione ospedale, cosa pensa oggi? Cosa stiamo rischiando?

La situazione è questa: non è assicurata l’assistenza e la cura delle persone. Lo sto provando direttamente con mio padre, lo stesso accade ad amici e conoscenti. Ci separano da servizi essenziali distanze siderali, vista l’organizzazione dei mezzi pubblici e le condizioni delle nostre strade: si fa prima ad arrivare a Roma che a Branca! Se poi, come la maggior parte degli anziani, non sei automunito e indipendente, sei un cittadino senza diritto alla salute. Altro che allarmismi! Partiti, associazioni, siamo davvero vicini ai nostri concittadini? Questo è il punto: la popolazione invecchia; la crisi economica rende difficile ai più la prevenzione essenziale; anche mettere un holter crea una situazione di enorme disagio, con ripetuti spostamenti e costi (dunque sprechi). Allora, se è vero - secondo le rassicurazioni della Usl che il Pd locale fa proprie - che il personale sanitario è ancora risorsa del nostro ospedale e non vi sarà alcun trasferimento, mettiamolo in condizione di lavorare al meglio!

La direzione della Usl ha stigmatizzato quello che ha definito “solito allarmismo”, ma ha confermato anche che gli spostamenti del personale ci saranno, ma “non prima dell’avvio degli interventi attesi”. “Sono in corso - scrive il Direttore generale Casciari - le fasi di espletamento del bando per l’aggiudicazione dei lavori di riconversione che speriamo si possano avviare quanto prima”. Tempi non definiti, quindi…

Sarà anche solito allarmismo, il fatto è che chi “solitamente” si allarmava guarda caso aveva sempre ragione! È stata trasferita l’Ostetricia/Ginecologia e ci avevano dato ampie rassicurazioni su nuovi servizi in arrivo: chi l’ha visti? È stata traferita la Chirurgia e di nuovo erano arrivate le rassicurazioni su nuove specializzazioni in arrivo: chi l’ha viste? Qualcuno ricorderà che a rassicurare i cittadini elettori ci hanno pensato anche i candidati di turno alle regionali: “Possiamo prendere la cazzuola e cominciare i lavori!”… Ora ci dicono che “sono in corso”, va bene, ma quanto durano queste fasi di espletamento? Perché i lavori che avrebbero dovuto già essere cantierizzati sono ancora così indietro? Perché nessuno ha visto i progetti esecutivi? A me pare che questi ritardi, e anche i contrasti all’interno della giunta regionale e la scarsa coesione politica pesino tutte sui cittadini. Può darsi che tutti i servizi promessi, Centro Geriatrico, Casa della Salute, Riabilitazione, Centro Diagnostica… tutto sia imminente e che il nostro richiamo a ricordarsi della salute dei cittadini serva solo ad accompagnare quello che è già avviato. Se anche servisse a scuotere qualche coscienza, va bene lo stesso: grande merito hanno Avis e Alice, che con grande senso di responsabilità hanno resi noti fatti che non si possono tacere. Quanto al partito di maggioranza e al suo intervento, noto che dal maggio 2015 non si riunisce una Direzione comunale, quindi non si dialoga del partito, della pubblica amministrazione, delle azioni politiche da promuovere. Nessuna iniziativa per consentire e favorire un dialogo tra le varie anime del Pd… del resto anche certe candidature alle primarie sono venute fuori così, come funghi, senza aprire alcun dibattito. Invece per me la politica è proprio dialogo, è soprattutto avere una visione “molto avanti” del tempo attuale. E qui proprio non ci siamo.


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