“L’OPERA UMANA PIÙ BELLA È DI ESSERE UTILE AL PROSSIMO”. I QUADRI VIVENTI DEL BORGO DENTRO, FRA TRAD
I Quadri Viventi del Terziere Borgo Dentro, incarnazione del sacro nei volti e corpi dei contradioli, rivelano una bellezza fatta di pathos, atmosfera e tradizione. Una pratica che ha radici antiche che iniziano nel medioevo con le sacre rappresentazioni fino ad affermarsi nei tableaux vivants settecenteschi, affascinanti e con riferimenti ad autori celebri. Pasolini, inserendoli nelle sue opere cinematografiche le conferma strumenti di comunicazione eccellenti, dove la capacità di calare i personaggi contemporanei nelle opere e nelle narrazioni si fa arte.
Arte che i borgodentrini hanno affinato e perfezionato nei loro anni di esperienze all’interno dei locali della Taverna, nei sotterranei di palazzo Orca. Anni in cui hanno raccontato i momenti salienti della Settimana Santa e della vita di Cristo veicolando, parallelamente, una “riflessione contemporanea” ispirandosi a tematiche diverse di grande importanza religiosa e sociale attraverso ambientazioni e figuranti rinnovati.
Un viaggio straordinario, scrivono i contradaioli nel sito, che vale la pena di percorrere e che inizia varcando la soglia d’ingresso per immettersi in una atmosfera senza tempo dove la cura dei dettagli fa la differenza. Una cura lanciata, nell’edizione 2016, con una frase “L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo”.
Un messaggio di speranza che irrompe nella primavera di sangue che sembra sopraffarci.
“È Pasqua!” scriveva Don Tonino Bello “È Pasqua! Festa dei macigni rotolati!Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme, messa all’imboccatura dell’anima, che non lascia filtrare l’ossigeno, che opprime in una morsa di gelo, che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l’altro.” Il macigno delle solitudini, guerre, odio, giudizio e pregiudizio, migranti che fuggono dall’odio, intolleranze, “Siamo tombe allineate.” Continuava Don Tonino “ Ognuna col suo sigillo di morte. Pasqua, allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l’inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi. E se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo del terremoto che contrassegnò la prima Pasqua di Cristo.”
“L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo”.
Non perdiamo l’occasione (nei giorni di Pasqua e Lunedì dell’Angelo dalle 16 alle 19) che ci offrono i volontari del Borgo Dentro