MEMORIA E IMPEGNO CONTRO IL SILENZIO E LA MAFIA UN GRIDO NAZIONALE DI DIRITTI E LIBERTÀ
È cominciata, in tutta Italia, una Primavera diversa dal solito per questo 2016. Questo 21 Marzo è infatti passato non più come nelle venti precedenti edizioni della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promosse da Libera – contro le mafie, in singole città, ma in contemporanea in tutta Italia, con una piazza gremita per ogni regione.
È dunque il carattere condiviso e partecipato su tutto il territorio nazionale ad aver conferito alle parole d’ordine Memoria e Impegno un peso che non può non risultare di grande impatto e rilevanza, e che consegna al nostro Paese una rinnovata chiave di lettura del passato e futuro della nostra società, improntata di desiderio e rivendicazione di Legalità.
Desiderio e rivendicazione di Legalità, espresso attraverso la pubblica lettura dei nomi delle vittime che, in conseguenza di ingiuste morti da innocenti, nel tempo sono diventate esempi di lotta alla criminalità organizzata, e caricate della responsabilità di concludere la propria vita da martire. Responsabilità non sempre necessariamente auspicata da chi si è trovato sulla strada delle mafie: la storia, il tempo, le tragiche vicende che hanno segnato la nostra esperienza ci insegnano che la mafia, quando uccide, difficilmente si preoccupa di guardare in faccia le proprie vittime.
Per quello che riguarda la nostra regione Umbria, Perugia si è riempita di colori in un primo momento in Piazza del Bacio, nella zona di Fontivegge, per poi raccogliersi dopo un nutrito corteo cittadino in Piazza IV Novembre. Dopo la manifestazione in centro, la giornata della Memoria e dell’Impegno è proseguita presso l’aula 2 del Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, dove il Presidio Universitario di Libera ha raccolto in un momento di grande partecipazione le testimonianze e gli interventi di Matteo Luzza, familiare di una vittima di ‘ndrangheta, Yolada Moran, coordinatrice della Rete dei desaparecidos messicani e Tonio Dell’Olio, responsabile di Libera Internazionale.
Nel segno di queste considerazioni, del messaggio di pace, giustizia e legalità fondato su Memoria e Impegno, insieme a Libera, cittadini di ogni età, genere, estrazione sociale sono scesi in piazza per lanciare la propria speranza di emarginazione da ogni angolo di civiltà delle mafie. È stato emozionante vedere in ogni piazza e strada, tra monumenti e palazzi, case e parchi, da Nord a Sud, giovani e studenti, attori protagonisti di un’“Italia di domani” che, in seguito a manifestazione come quella di questo 21 Marzo, può augurarsi un futuro diverso, costruito nelle scuole e nelle università sulle basi di una coscienza civica che rigetti le ingiustizie e costruisca un avvenire degno, privo dell’ombra della mafia sulle sue istituzioni e comunità, libero.
L’appuntamento è rinnovato per la prossima Primavera. La Memoria e l’Impegno, invece, restano fermi, totali e quotidiani.