19 E 20 MARZO, PRIMAVERA D’ARTE CON LE GIORNATE DEL FAI Apprendisti Ciceroni i giovanissimi del Co
Sabato e domenica prossimi, 19 e 20 marzo 2016, il Fai invita alla XXIV edizione delle Giornate di Primavera: 900 visite straordinarie in 380 località in ogni regione d’Italia.
Il Fai Trasimeno, per il secondo anno consecutivo, dedica le due giornate ad Ascanio della Corgna, nel cinquecentenario della nascita. Nel 2015 - ricorda il comunicato del Fondo Ambiente Italiano - furono riaperte le porte delle residenze di famiglia del nobile condottiero, mentre quest'anno l’evento è legato allo sviluppo della pittura manierista nel Trasimeno. Tre i Comuni interessati dall’evento, Paciano, Panicale e Piegaro, con visita guidata a sei monumenti.
A Paciano saranno quattro i luoghi da scoprire, tra i quali spicca la Chiesa della Madonna della Stella, con i suoi cicli di affreschi di grande interesse, occasione per conoscere l’opera del pittore perugino Scilla Pecennini e molti altri artisti, tra cui maestranze fiamminghe. Le Giornate di Primavera saranno l’occasione per la riapertura della sagrestia, interamente decorata con raffigurazioni di episodi della vita di Maria e della narrazione del miracolo legato alla costruzione della chiesa. Nella stessa Paciano, la visita interesserà inoltre la sala consiliare del Comune, con la "Sacra conversazione" attribuita a Salvio Savini e, in tema con il Giubileo della Misericordia indetto quest’anno da Papa Francesco, la sala della confraternita dei Bianchi e il museo Don Aldo Rossi, a Palazzo Baldeschi.
Nel comune di Panicale, la visita riguarda il Santuario di Mongiovino, monumento rinascimentale di devozione mariana e d'Arte, legato alla leggenda della pastorella Andreana. All'interno della chiesa è custodito uno dei più significativi cicli pittorici manieristici dell’Umbria, al quale lavorarono Niccolò Circignani, Giovan Battista Lombardelli, Salvio Savini, Arrigo Fiammingo (Hendrick van den Broeck), Rocco di Tommaso da Vicenza.
Terza tappa, nel Comune di Piegaro, l’Abbazia dei Sette Frati, a Pietrafitta: si tratta di un antichissimo complesso benedettino, sotto il Cardinale Fulvio della Corgna trasformato in residenza gentilizia, che presenta all'interno ambienti pregevoli con decorazioni a grottesca, attribuiti a Salvio Savini. Del complesso fa parte la chiesa, con un affresco attribuito al pittore perugino Girolamo Danti, che raffigura i sette fratelli martiri dai quali l’abbazia prende il nome; l’edificio religioso conserva ancora la cripta, il coro e l'abside romanica.