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IL LICEO MUSICALE PIEVESE È REALTÀ La scuola si conferma prezioso traino culturale ed economico per


Il liceo musicale a Città della Pieve è realtà. A confermarlo è la Dirigente scolastica, Prof. ssa Rita Albani: “I risultati sono totalmente positivi. Con nuovi 155 iscritti per l’anno scolastico 2016/2017, l’Istituto Calvino avrà 5 classi prime al liceo tradizionale (scientifico, linguistico e scienze applicate), 1 classe prima per il liceo musicale, 1 classe per il professionale”.

L’istituto di istruzione superiore conferma dunque anche quest’anno il trend che ha in particolare contraddistinto gli ultimi due anni, coincidenti con l’ulteriore spinta che la nuova Dirigente ha voluto e saputo imprimere alla promozione e alla qualificazione della scuola. “Il primo anno - precisa la Preside - abbiamo registrato già un aumento di iscritti, con 4 classi di liceo, 1 linguistico, 2 delle scienze applicate e 1 scientifico, più 2 classi al professionale; il secondo anno le classi del liceo sono diventate 5, mentre al professionale le classi si sono ridotte ad una. Si tratta della crisi tipica di tutti i professionali, sono scuole superate dai tempi: da una parte non esistono più aziende a misura di ‘segretaria d’azienda’ e dall’altra l’indirizzo commerciale ha effettivamente subito delle défaillance. Il mio obiettivo, allora è stato quello di ricercare elementi innovativi, tali da rendere la scelta del professionale una reale opportunità rispetto agli sbocchi lavorativi. Ecco il senso della ‘curvatura turistica’ per la valorizzazione del territorio, del lancio dell’idea di imprenditorialità, delle competenze da acquisire e spendere nell’area comunicazione e marketing. Al terzo anno la scuola offre la qualifica di operatore ai servizi vendita, che permette l’accesso diretto al lavoro nei punti vendita della distribuzione organizzata, oltre quella di operatore amministrativo segretariale”. Ad ogni colloquio con la Prof.ssa Albani emerge chiara la prospettiva dalla quale la Dirigente osserva, conosce e propone: offrire ai ragazzi, e alle famiglie impegnate nell’educazione e formazione dei figli, reali e ampie possibilità di scelta, il più possibile rispondenti alle vocazioni degli studenti, sia dal punto di vista dello studio, sia guardando al loro futuro, alla loro occupazione. Tutto questo, cercando alleati per questa “necessaria” impresa educativa-formativa, in ogni angolo del territorio, partendo dalle istituzioni comunali e dalle imprese, passando per tutte le formazioni associative e dialogando costantemente e proficuamente con le altre realtà scolastiche. Nasce da questa rete virtuosa di interazione e di concreta progettualità l’idea del liceo musicale: “Si crea una continuità formativa e un’offerta coerente, per i ragazzi delle Medie ad indirizzo strumentale di Chiusi, - sottolinea la Preside - senza contare che l’attuale Dirigente dell’Istituto comprensivo di Città della Pieve ha chiesto e ottenuto l’indirizzo musicale anche per la secondaria di primo grado pievese. La risposta più che positiva della Banda Musicale Pietro Vannucci, l’accordo con la scuola di musica del Trasimeno, la spinta propositiva dei professori delle scuole secondarie di primo grado e quelli del Calvino, sono state fondamentali. La valorizzazione delle passioni e delle abilità dei ragazzi con l’avvio della Notte dei Talenti e la presenza della Young Band del Comprensivo Graziano da Chiusi hanno fatto il resto, sottolineando un percorso, quello della musica”. Il successo della proposta del liceo musicale è tanto più significativa se si pensa che il “sì” ufficiale dalla Regione è arrivato soltanto il 2 febbraio e nei venti giorni che mancavano al termine per le iscrizioni sono stati determinanti il supporto e l’aiuto di chi con il Calvino ha stretto un patto, in primis le scuole Medie di Chiusi e di Città della Pieve, oltre al lavoro instancabile di alcuni docenti e della Preside che, personalmente, ha ricevuto le famiglie e risposto ad ogni dubbio, ad ogni domanda. Insomma, a Città della Pieve arriveranno studenti anche da Allerona e da Porano, restituendo alla città la possibilità di un bacino di utenza che la memoria cittadina non può avere dimenticato.

E adesso, cosa manca al liceo musicale? “Adesso è l’ora di mantenere le promesse, - conclude pragmatica la Prof.ssa Albani - gli studenti del musicale si aspettano pacchetti di rinforzo per le materie scientifiche e per il latino, la realizzazione di Book in progress (libri di testo non da acquistare, ma da costruire in classe da insegnanti e studenti) e la concretizzazione delle iniziative per l’abbattimento dei costi dei trasporti. Anche il Comune, che ci ha da subito sostenuto, sia con il precedente Sindaco, sia con l’attuale, si è impegnato da subito a fare la sua parte. È prevista la collocazione nel complesso di Sant’Agostino e l’amministrazione comunale ha inserito l’avvio del liceo musicale nella progettualità delle Aree Interne, per il reperimento delle risorse da investire negli interventi necessari per l’allestimento delle aule e per l’adeguamento alle attuali normative antisimiche. La scuola utilizzerà molto probabilmente i locali attualmente adibiti ad archivio, poi nel tempo potrà espandersi a pianterreno e oltre, forse anche per ospitare altre classi del liceo tradizionale, visto che le aule del Calvino - nonostante il recupero per la didattica di alcuni spazi - sono ormai insufficienti ad accogliere i numerosi iscritti. È importante dunque lo sforzo dell’amministrazione comunale, nella progettualità presente e futura”.

La scuola pievese si conferma - e a noi pare, oggi più che mai - un luminoso traino al quale la città tutta dovrebbe guardare non solo con ammirazione, ma soprattutto con azione. La parola più giusta è quella che suggerisce la Preside Albani: “progettualità”: una parola magica che significa ricaduta innanzitutto culturale, come convegni, concerti, occasioni di crescita e di consapevolezza collettiva, e poi economica, come servizi, come un semiconvitto per gli studenti… La scuola, i tanti ragazzi che la scelgono bussano. La città risponda.


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