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RISPLENDE DI COLORI LA PENTECOSTE DEL POMARANCIO DOPO IL RESTAURO Domenica 20, alle 10,30, la Messa


Una lieta notizia che riguarda il patrimonio culturale pievese: domenica 20 dicembre, la Messa delle 10,30 al Santuario della Madonna di Fatima sarà anche un’opportunità per “ritrovare” la tela di Antonio Pomarancio, rappresentante la Pentecoste, dopo il restauro. Nell’arco di pochi anni, due importanti restauri hanno riguardato opere di Antonio Pomarancio, figlio d'arte di Niccolò Circignani, nato a Città della Pieve.

Già da alcune foto cogliamo i colori sgargianti che erano andati perduti sotto pesanti ridipinture. La tela, opera della maturità in cui lo stesso artista si è effigiato, arricchisce il percorso pittorico cittadino e l'offerta culturale complessiva della nostra città, insieme a “La Presentazione al Tempio” - nella sagrestia dei Bianchi - e alle tele de “La decollazione” e dell’“Esaltazione in cielo del Battista”, una volta facenti parte di uno stesso ciclo e oggi separate: la prima opera custodita nella Chiesa del Gesù, la seconda nel Museo diocesano di Santa Maria dei Servi. I dipinti citati sono stati di recente oggetto di restauro, mentre - in Duomo - numerose altre opere restano in attesa dell’intervento necessario, opere che presentano forti legami culturali con la Pentecoste del Santuario, come “La Vergine del Carmelo”, “Lo sposalizio della Vergine”, altra opera giovanile con profonde affinità con l'affresco dei Bianchi. Merita di essere ricordato un altro piccolo, ma splendido, affresco - nella sagrestia del Santuario: l’“Ecce homo”, anch’esso, come la Decollazione custodita nella chiesa del Gesù, impreziosito da evidenti echi caravaggeschi.


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