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CONFRONTIAMOCI per CONOSCERE. Il Professor Bozzo a Palazzo della Corgna, informazioni, provocazioni


Il profondo smarrimento che ha provocato l'ondata di attentati, intensificata nelle ultime settimane, e rivendicati dai diversi gruppi di terrorismo islamico e che hanno insanguinato l'Europa, il Centro Africa e soprattutto la nostra serenità.

Un sangue caldo, spaventosamente pesante, terribilmente inquietante.

Continuando ad ascoltare le notizie e le iperboliche soluzioni che i capi di stato promuovono sempre più abbiamo sentito la necessità di conoscere, di essere più informati almeno sullo stato dei fatti.

Per assolvere a tale necessità, condivisa anche con altri amici e concittadini soprattutto giovani, abbiamo iniziato a pensare a chi poteva rispondere alle nostre domande.

Chiara Lucacchioni, laureata in Scienze Politiche all'Università "C.Alfieri" di Firenze e successivamente specializzata in Cooperazione e Sviluppo Internazionale con un Master specifico all'Università di Pavia, ci ha messo in contatto con il professor Luciano Bozzo professore Associato presso l'Università di Firenze "C.Alfieri".

Il docente che insegna Relazioni Internazionali ed è Direttore del Centro Universitario di Studi Strategici e Internazionali ha accettato volentieri di venire a Città della Pieve per illustrare la situazione politica internazionale.

Considerato l'interesse mostrato sui social network da moltissimi giovani pievesi la prima idea era stata quella di coinvolgere alcune classi dell'IStituto di Istruzione Superiore Calvino della nostra città, purtroopo ad un primo contatto con la Dirigente Rita Albani abbiamo subito compreso che la burocrazia scolastica avrebbe allungato molto i tempi. Le autrizzazzioni necessarie, e corrette, per far entrare un relatore a scuola sono lunghe e prevedono molti passaggi nei diversi organi collegiali dell'Istituto.

Onde evitare di perdere l'occasione di confronto e anche la disponibilità immediata dal professor Bozzo abbiamo cercato la collaborazione di altre associazioni cittadine per organizzare il momento di confronto indipendentemente dalla scuola, la professoressa Lucia Paoletti presidente Libera Università di Città della Pieve, come ha ribadito presentando la serata, si è mostrata subito entusiasta dell'evento, ha compreso l'importanza di avere a disposizione una persona competente in materia che, al di là delle idee personali di ciascuno, fosse in grando di illustrare i fatti.

Il pomeriggio ha visto una nutrita partecipazione di pubblico soprattutto giovane e il Professor Luciano Bozzo ha esordito riportando i fatti di sangue da gennaio 2015 ad oggi, quelli francesi, europei, africani, turchi ... numeri e fatti.

La conversazione si è poi spostata sui diversi gruppi terroristici islamici Al Quaeda, Hamas, Boko Haram, ISIS, dei quali è stata illustrata, nascita, strategie, relazioni internazionali, odi antichi e finanziamenti. Una pagina importante di chiarezza ed informazione che ha sicuramente contribuito a capire di più e meglio l'evoluzione della situazione dagli attentati americani dell'11 settembre in poi.

Bozzo, che ha lavorato e soggiornato a lungo in Giordania, Turchia ed altri paesi centrafricani, è riuscito anche a mettere in relazione anche i diversi precetti Islamici del Corano delle due stesure e soprattutto della difficoltà della religione islamica ad avere una uniformità di interpretazione delle scrtture ritenute sacre. Mentre le altre religioni, ricordava Bozzo, hanno nel tempo uniformato l'interpretazione delle scritture quelle del Corano sono affidate ai singoli Imam e soprattutto alle singole scuole coraniche.

Un panorama complesso e talvolta indcifrabile che si articola in moltissime sfumature e condizioni, ma soprattutto che contrappone un blocco di religiosi fomentati dall'odio e dalla disperazione e un blocco di religiosi che lavora per il dialogo e per l'integrazione.

Molti i momenti caldi della conversazione, Bozzo ha più volte parlato di Nazismo Islamico paragonando i crimini degli islamici a quelli tristemente famosi della Germania totalitarista di Hitler, lasciando trasparire una posizione salda rispetto alla garanzia dei valori europei ed una visione della "tolleranza" meno buonista e più aperto al dialogo reciproco.

Posizioni che hanno scaldato la platea alimentando il confronto e sollecitando i molti intervenuti a riflettere.

Oltre agli interventi dei partecipanti, Lucia Paoletti nel chiudere e salutare gli ospiti, ha lanciato una ultima provocazione: Cosa possiamo fare, cosa suggerire ai giovani? Bozzo ancora più sicuro ha lasciato alla sala un messaggio determinante "Non trattiamo sui valori, se sono tali, non dono negoziabili. Non lasciamoci prendere dalla paura, ma informazione e conoscenza possono renderci sicuri al confronto".


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