Massimo Neri fa affiorare il "sagrato del Gesù": ecco spiegate un sacco di cose.
La settimana scorsa Massimo Neri, attingendo dal suo archivio fotografico personale, ha condiviso su Facebook una serie di interessantissime foto della piazza antistante la Chiesa del Santissimo Nome di Gesù a Città della Pieve. Piazza Matteotti.
Le foto, che risalgono agli inizi degli anni '50, mostrano uno spaccato urbanistico della città di grande interesse che mi ha portato ad alcune riflessioni, per questo ho chiesto a Massimo il permesso di pubblicarne quella per me più significativa e che trovate a corredo dell'articolo.
Questa mi sembra la più interessante perchè a guardarla bene mi è caduto l'occhio su quella fascia di ciottoli che inizia a destra in basso.
Il "Sagrato" del Gesù.
Mai visto in tanti anni, ma subito a guardarlo l'ho riconosciuto perchè a Città della Pieve ce ne sono altri, superstiti ... avete presente davanti al Santuario della Madonna di Fatima o davanti alla Chiesa di San Pietro. Stessa fascia di ciottoli.
sagrato ha la duplice funzione di creare una zona che potremmo dire di rispetto tra il luogo sacro e la pubblica strada, e di conferire, unitamente alla sua scala d'accesso, una sorta di basamento alla facciata.
Il sagrato è considerato da sempre il luogo di diretta pertinenza della chiesa; nel suo stesso nome è difatti indicato che esso deve considerarsi luogo sacro. In esso molto spesso durante l'alto Medioevo e poi fino al Rinascimento e, in qualche territorio anche più tardi, vennero scavate delle sepolture ( in una foto infatti Massimo ci indica delle botole, forse usate come sepolture?).
Per usi e convezioni rispettati in alcuni paesi fino ad epoca relativamente recente, il sagrato, come l'interno della chiesa, ha goduto della immunità. Sul sagrato si svolgevano durante il Medioevo le sacre rappresentazioni che in qualche regione sono ancora oggi in uso; e sul sagrato, in determinate circostanze, appare il sacerdote in paludamenti per fare allocuzioni o benedire il popolo raccolto nella piazza o nella via prospiciente la Chiesa.
L'origine del sagrato va dunque essenzialmente ricercata in ragioni di comodo, ma la sua origine strettamente architettonica si può spiegare con una sorta di semplificazione o trasformazione del portico. Lo si può tuttavia anche avvicinare, specie per l'idea della scala d'accesso, al pronao che precede l'ingresso di molti templi pagani.
Sarà per tutte queste ragioni, e molte altre, che vedere i "tendoni" appiccicati alla chiesa del Gesù, cioè sopra al SAGRATO mi infastidisce? Sarà per questo che, ora che un nuovo corso s'è aperto e anche l'Assessore Mezzetti ha dichiarato che non ama i tendoni, al prossimo attacco di tendonite potremo dire ai sapienti allestitori il sagrato non si vede ma c'era, rispettatelo. I tendoni mettiamoli altrove!