Dopo le archeologhe volontarie è il Sindaco Scricciolo che parla, luci sempre accese sulla Tomba di
Possiamo dire senza timore di smentita che quella appena trascorsa è stata la settimana di Laris, degli scavi archeologi ... della nostra città.
Tocca al Sindaco Fausto Scricciolo intervenire sulla Tomba di Laris a San Donnino, nel Comune di Città della Pieve. Un “fuoco incrociato” di servizi televisivi in quasi tutti i giorni della settimana, Rai Tre, Teleidea, Umbria 24 e si servizi nella carta stampata La Nazione e Corriere dell’Umbria, anche il sito istituzionale del Comune di Città della Pieve hanno lanciato comunicati stampa pieni di “belle speranze” per la nostra città. Un riscatto etrusco che molti avevano sognato nel tempo, da Loppi che potremmo definire teorico dell’Obelisco ad Alvaro Marchesino che, come ha ricordato la volontaria Benedetta Droghieri, ha sempre insistito nella necessità di studi ed indagini approfondite. “Belle Speranze” che si traducono nella conferma da parte della Soprintendenza della collocazione dei reperti che saranno recuperati presso il Museo Civico-Diocesano di Santa Maria del Servi, ma soprattutto nel comunicato del 12 novembre è proprio il Sindaco a "scoprire le carte" affermando: "Data la conformazione del terreno e gli indizi rilevati non si esclude la presenza di altre sepolture. Una conferma potrebbe venire dai risultati delle rilevazioni attuate con georadar.".
Mentre le volontarie si erano limitate a confermare le informazioni divulgate dalla Soprintendenza stessa su datazione e conformazione del terreno, e già apparse su tutti i giornali fin dal 29 ottobre 2015, finalmente giungono novità interessanti.
Novità confermate proprio oggi dal blog del Corriere Pievese che pubblica la foto dell'area in cui si troverebbe la seconda tomba. Ovviamente si tratta di ipotesi, ma il Corriere conferma che il Georadar " ha rilevato nell’area delimitata e visibile nella foto un vuoto sotto la superficie".
In foto vedete proprio l'immagine che il Corriere ha pubblicato in anteprima.
Inutile dire che se l'area di San Donnino si confermasse come la seconda necropoli pievese questo sarebbe davvero un bel Natale.
Dobbiamo precisare, a differenza di quanto dichiarato nel servizio ufficiale di Teleidea che ritrovamenti archeologici etruschi esistono eccome a Città della Pieve. La prima necropoli è di sicuro quella di "Poggio Cavalieri", ma di molti altri si ha notizia nelle diverse memorie storiche cittadine. Addirittura, come Massimo Neri ha ricordato proprio nel nostro profilo Facebook, " lavori di scavo furono condotti dai Paganini negli anni '50 sul costone di Salci e le tombe trovate a fine '800 qualche centinaio di metri sotto l'odierno sito di scavo, lungo la ferrovia.".
Le luci sulla città e l'attenzione di molti, anche dal mondo scientifico, alle eventuali scoperte è per Città della Pieve una vera occasione, nella quale mostrare il volto migliore di unità, attenzione e versatilità a turismo e cultura.