ZAFFERIAMO 2015 all'insegna di NOVITA' e VITALITA'
Chiude con un bilancio assolutamente positivo la manifestazione Zafferiamo 2015. I numeri e le presenze li sapremo fra qualche giorno, ma da quello che abbiamo visto, finalmente si inizia a fare sul serio. Il volto della città che è stato mostrato a pievesi e turisti ci piace!
Il Consorzio dello Zafferano di Città della Pieve intitolato ad Alberto Viganò che, per primo, si imbarcò nell'idea di riprendere la coltivazione dello zafferano a Città della Pieve, ha lavorato sodo.
Alcune innovazioni fortemente volute da Alessandro Mazzuoli e dalla staff del consorzio convincono, e convincono molto.
La prima riguarda sicuramente la piazza Plebiscito, smantellati i terribili tendoni che ascuravano le mura antiche di Cattedrale e Palazzi storici abbiamo visto nascere un giardino. Un giardino che favorevolmente colpito i pievesi e i turisti, l'idea che Città della Pieve abbia ancora un cuore verde, un fulcro pulsante pieno di vitalità e azione. Un cuore verde dove un gran numero di persone si sono affacciate, hanno passeggiato, chiacchierato vissuto.
Green a pieno titolo, come le biciclette che Enel ha donato ad Alice, associazione che da tempo si occupa di prevenzione, cura e ricerca rispetto all'Ictus che, a Città della PIeve, è una vera istituzione e che in contemporanea festeggiava le sue attività.
La piazza duqnue per un paio di giorni è tornata ad essere il luogo della città, come nelle polis greche o, più vicino a noi, nel castello medievale, luogo di riferimento e vita.
La seconda novità che il Consorzio ci ha offerto è stata quella di regalarci un percorso, un percorso cittadino che attraverso orti e giardini riportava al secondo fulcro, piazza Matteotti, dove l'alta concentrazione di storia pievese - Rocca, Chiesa del Gesù (vecchia e nuova), Chiesa di Sant'Anna e Palazzi storici - già di per sè è un regalo.
Anche in questo caso meno tendoni, se pure in questa piazza ancora si può migliorare rispetto all'invasività su facciate e prospettive.
Una seconda piazza viva e attiva dove laboratori, fiori, profumi, e gente ha restituito l'idea di una Città piena di smalto.
Infine l'altra novità (sicuramente ce ne sono altre, ma noi abbiamo scelto quelle di carattere generale rispetto alla città ed attuabili ad ogni manifestazione ... ad esempio la tre giorni di Pasqua, a proposito di Tendonite!) è stata una riscoperta interattiva della ex Chiesa di Sant'Anna conosciuta ai più come mercato coperto, ma dotata di un potenziale invidiabile come contenitore, e posizione.
La grande aula della chiesa circolare ha raccolto ed accolto, mostre, dimostrazioni, degustazioni, ancora una volta all'insegna della vitalità, l'andirivieni di persone, addetti alla manifestazione, tecnici, cuochi ecc... ha evidenziato un carattere brillante di Zafferiamo 2015 che sicuramente potrà indicare strada e vita per molte altre attività.
L'Amministrazione Comunale dal canto suo ci ha messo un bel tassello, aggiungendo all'area della "seconda Piazza" un gioiello: gli interni della Rocca; aperti al pubblico in assoluta anteprima e alla presenza dell'Assessore Regionale Fernanda Cecchini.
Rendere finalmente fruibili tali ambienti ha coronato il lavoro avviato anni fa dalla Giunta Manganello, ma soprattutto ha coronato l'idea di uno spazio unico per la città che torna finalmente pubblico.
Il Sindaco Scricciolo ha precisato che, come aveva già fatto nella nota inviata alla nostra redazione, l'apertura continuata non è ancora possibile per una serie di azioni da mettere a punto, ma l'idea di mostrarala ai pievesi e ai turisti in queste giornate è stata vincente.
Dopo anni di lotta alla tendonite, introdotta alcuni anni fa è sempre riproposta da molte amministrazioni, come la panacea per mostrare ai turisti Città della Pieve, "Il Moggio" non può che ringraziare il Consorzio dello Zafferano ed Alessandro Mazzuoli che mette cuore e lavoro nella promozione della Città attraverso le produzioni enogastronomiche.
FOTO: Nella Foto Il Sindaco Scricciolo e L'Assessore Cecchini visitano la Rocca Multimediale Fonte: Foto del Comune di Città della Pieve