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IL POMARANCIO torna al GESU'


Una vera emozione vedere un'opera d'arte rinascere, riprendere spessore.

Una esplosione di colori che esce fuori in tutta la loro potenza da un fondale scuro che echeggia atmosfere caravaggesche, mostrando come la nostra terra di confine, accogliesse avanguardie artistiche e le più innovative del tempo, segno e memoria di un grande passato. Straordinario vedere come l'iniziativa privata, la passione per l'arte, per la storia, per le proprie radici faccia miracoli che diventano esempio, perché una società senza memoria, perde per sempre le proprie radici ed identità, recuperare l'arte è anche questo oltre che uno straordinario veicolo di sviluppo.

La "Decollazione del Battista" di Antonio Pomarancio è tornata al suo posto nella Chiesa del Gesù, chiesa della Confraternita della Misericordia che tanto si è battuta insieme al Parroco e alla Soprintendenza per questo restauro. Un sogno?

Adesso il sogno sarebbe quell di veder tornare due opere nate per stare insieme, per dialogare, questa e

quella (sempre di Pomarancio) che un tempo era custodita nell'antica Sala Capitolare della Misericordia, vederle insieme. L'altra, sempre raffigurante il Battista che per anni era rimasta nella Sala Capitolare, poi adibita a studio dell'artista pievese Antonio Marroni ... che tanti pomeriggio della mia infanzia accompagnò ... è oggi nel Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi.

Sarebbe una grande operazione culturale vederli insieme, anche soltanto per un evento di valorizzazione del percorso su Pomarancio che tante volte sulle pagine del Moggio abbiamo ipotizzato quale sviluppo ulteriore dell'offerta culturale della città.

Eppur c'è chi insiste a dire che "con la cultura non si mangia".

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