CHE FINE HA FATTO LA ROCCA MULTIMEDIALE?
Ad aprile avrebbe dovuto aprire la Rocca multimediale. Grandi annunci, poi il silenzio. Più di un anno fa, come redazione del Moggio, eravamo stati invitati ad un incontro per la presentazione del progetto: presenti il signor Leonardo Lorenzoni, in rappresentanza del Comune, insieme ai responsabili della società Skylab, i quali avevano illustrato e spiegato il programma, che ci aveva anche convinto; in quell’occasione, gli ste...ssi avevano prospettato anche l'idea di voler realizzare, tra gli altri, un progetto sul Novecento pievese, chiedendoci materiale fotografico e documentaristico per poter allestire uno spazio dedicato. Ci siamo messi subito in moto, reperendo notevole materiale, coinvolgendo altre persone, desiderose di collaborare. Dopo la consegna della documentazione raccolta, più nulla: grande silenzio. Ad oggi, attendiamo ancora di conoscere il progetto. Ci avrebbe fatto piacere essere coinvolti, poter visitare gli ambienti, poter apprezzare l'uso che fosse stato fatto di quanto raccolto e messo a disposizione, considerato anche che il materiale fornito rappresenta un pezzo di storia e di cuore di chi lo ha voluto rendere fruibile a tutti e che ciò impone il massimo rispetto. In questi casi, ci sentiamo di aggiungere, esistono anche profili che riguardano la trasparenza e la correttezza dei rapporti, verso la comunità e la sua memoria storica e, in particolare, verso quei cittadini che si sono impegnati per il successo di un progetto importante e collettivo, offrendo con generosità pagine e frammenti della propria memoria personale e familiare.avevano prospettato anche l'idea di voler realizzare, tra gli altri, un progetto sul Novecento pievese, chiedendoci materiale fotografico e documentaristico per poter allestire uno spazio dedicato. Ci siamo messi subito in moto, reperendo notevole materiale, coinvolgendo altre persone, desiderose di collaborare. Dopo la consegna della documentazione raccolta, più nulla: grande silenzio. Ad oggi, attendiamo ancora di conoscere il progetto. Ci avrebbe fatto piacere essere coinvolti, poter visitare gli ambienti, poter apprezzare l'uso che fosse stato fatto di quanto raccolto e messo a disposizione, considerato anche che il materiale fornito rappresenta un pezzo di storia e di cuore di chi lo ha voluto rendere fruibile a tutti e che ciò impone il massimo rispetto. In questi casi, ci sentiamo di aggiungere, esistono anche profili che riguardano la trasparenza e la correttezza dei rapporti, verso la comunità e la sua memoria storica e, in particolare, verso quei cittadini che si sono impegnati per il successo di un progetto importante e collettivo, offrendo con generosità pagine e frammenti della propria memoria personale e familiare. avevano prospettato anche l'idea di voler realizzare, tra gli altri, un progetto sul Novecento pievese, chiedendoci materiale fotografico e documentaristico per poter allestire uno spazio dedicato. Ci siamo messi subito in moto, reperendo notevole materiale, coinvolgendo altre persone, desiderose di collaborare. Dopo la consegna della documentazione raccolta, più nulla: grande silenzio. Ad oggi, attendiamo ancora di conoscere il progetto. Ci avrebbe fatto piacere essere coinvolti, poter visitare gli ambienti, poter apprezzare l'uso che fosse stato fatto di quanto raccolto e messo a disposizione, considerato anche che il materiale fornito rappresenta un pezzo di storia e di cuore di chi lo ha voluto rendere fruibile a tutti e che ciò impone il massimo rispetto. In questi casi, ci sentiamo di aggiungere, esistono anche profili che riguardano la trasparenza e la correttezza dei rapporti, verso la comunità e la sua memoria storica e, in particolare, verso quei cittadini che si sono impegnati per il successo di un progetto importante e collettivo, offrendo con generosità pagine e frammenti della propria memoria personale e familiare.